Lo stato civile è un’organizzazione predisposta dallo Stato – costituita da uffici, norme giuridiche e documenti – che ha la funzione di registrare le posizioni giuridiche dei singoli cittadini, in relazione alla loro nascita, al loro matrimonio, alla loro morte e al diritto di famiglia. Gli atti di stato civile sono i seguenti: atto di nascita, atto di matrimonio, atto di morte, stato di famiglia storico e scheda anagrafica personale.
I diversi tipi di atti sono conservati nei rispettivi registri degli atti di nascita, di matrimonio e di morte. Oltre a questi tre registri, lo stato civile prevede anche altri due registri di indici alfabetici per cognome (per ciascun tipo di atto):
- Un indice alfabetico annuale;
- Un indice alfabetico decennale.
I registri dello stato civile si trovano conservati nell’archivio del Comune in cui si sono verificati i fatti cui fanno riferimento i singoli atti. Una copia di questi registri è conservata (dal 1939) nella Cancelleria del Tribunale territorialmente competente.
Gli atti dello stato civile sono disponibili dal 1° gennaio 1866.
L’art. 450 c.c. stabilisce quanto segue: “[I]. I registri dello stato civile sono pubblici.
[II]. Gli ufficiali dello stato civile devono rilasciare gli estratti e i certificati che vengono loro domandati con le indicazioni dalla legge prescritte.
[III]. Essi devono altresì compiere negli atti affidati alla loro custodia le indagini domandate dai privati“. Secondo l’ordinamento dominante in dottrina, i registri dello stato civile realizzano una forma di pubblicità-notizia rendendo conoscibili le vicende più importanti riguardanti la persona fisica: cittadinanza, nascita, matrimonio e morte. Trattasi, tuttavia, di regola che va combinata con il diritto alla riservatezza riconosciuto dal nostro ordinamento. Per questi motivi, l’art. 177 d.lgs. n. 196/2003 (c.d. codice della privacy) stabilisce che il rilascio degli estratti di stato civile è consentito solo in favore dei soggetti a cui l’atto si riferisce oppure ai terzi, ma solo su motivata istanza comprovante l’interesse personale e concreto del richiedente ai fini di tutela di una situazione giuridicamente rilevante (ad esempio, per la tutela giuridica di un diritto), ovvero decorsi settanta anni dalla formazione dell’atto.
Degli atti dello stato civile è possibile ottenere:
- Certificati (ossia una semplice dichiarazione, che attesta l’effettivo accadimento del fatto);
- Estratti per riassunto (un breve compendio dell’atto);
- Estratti per copia integrale (la vera e propria “fotocopia” dell’atto).
L’Ufficio Stato Civile del Comune di Ferrara si trova a Ferrara in via Fausto Beretta 19 (Ex Caserma del Littorio).
L’Avv. Daniele Aliprandi del Foro di Ferrara, per conto degli interessati, svolge ricerche anagrafiche e genealogiche. Effettua indagini e richiede certificati ed estratti degli atti di stato civile presso gli uffici competenti.