Che cosa è la casa familiare?
E’ l’immobile che costituisce il centro di aggregazione della famiglia.
In caso di separazione o di divorzio dei coniugi è la stessa abitazione in cui si svolgeva la vita della famiglia quando era unita e, in taluni casi, viene assegnata dal giudice ad uno dei coniugi.
Come viene assegnata dal giudice la casa familiare in caso di separazione o di divorzio?
Ai sensi dell’art. 337 sexies del codice civile la casa familiare deve essere assegnata dal giudice tenendo prioritariamente conto dell’interesse dei figli minorenni e dei figli maggiorenni non autosufficienti a permanere nell’ambiente domestico in cui sono cresciuti, per garantire il mantenimento delle loro consuetudini di vita e delle relazioni sociali che in tale ambiente si sono radicate.
Dell’assegnazione il giudice tiene conto nella regolazione dei rapporti economici tra genitori, considerato l’eventuale titolo di proprietà.
In quali casi viene meno il diritto al godimento della casa familiare?
Il diritto al godimento della casa familiare viene meno nel caso in cui l’assegnatario non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio.
L’Avv. Daniele Aliprandi, matrimonialista e divorzista, è specializzato in diritto di famiglia e tutela dei minori.