Un mio cliente mi ha scritto ponendomi il seguente quesito: “Da qualche mese mio nonno materno, a causa di una caduta che gli ha causato la frattura di una vertebra, è costretto su una sedia a rotelle. Purtroppo nel condominio dove abita vi sono delle barriere architettoniche che non consentono l’uscita dal portone, se non assistita da almeno 2 persone. Sono giorni che tento invano di contattare l’amministratore, inviando mail e telefonando in studio, si fa negare e non risponde alle mail. Cosa mi consigli? Io mi sono documentato e da quando ho letto lui dovrebbe adeguare…..“.
RISPOSTA
Ai sensi dell’art. 1120 c.c. nel condominio le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche devono essere approvati in assemblea.
La deliberazione inerente alle opere e agli interventi per eliminare le barriere architettoniche deve essere approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.
Nel caso di specie è necessario scrivere una lettera raccomandata all’amministratore chiedendo di convocare l’assemblea condominiale per la predetta deliberazione. La richiesta deve contenere l’indicazione del contenuto specifico e delle modalità di esecuzione degli interventi proposti.
L’Avv. Daniele Aliprandi del Foro di Ferrara offre con la massima serietà e professionalità consulenza ed assistenza legale ad amministratori di condominio e a singoli condomini.